La mobilità elettrica privata in Europa: come stanno le cose?
Nonostante la crescente attenzione dedicata al trasporto pubblico, il veicolo privato è ancora oggi il mezzo di trasporto con cui si effettua il maggior numero di spostamenti e, secondo il Rapporto Isfort 2014, è il mezzo che riscuote il maggior “successo” in termini di soddisfazione dell’utilizzatore. La diffusione della mobilità elettrica non può non tenere conto di questo dato.
Non a caso, l’auto elettrica è spesso presentata nel dibattito pubblico come una possibile soluzione ai vari problemi della mobilità, in particolare urbana, come l’inquinamento e il rumore, oltre a fornire un’interessante opportunità per limitare e ridurre la dipendenza da combustibili tradizionali.
Lo sviluppo della mobilità elettrica ricade anche all’interno del concetto di modernizzazione della mobilità, rappresentando un anello fondamentale nella trasformazione delle città in città intelligenti. Attraverso l’elettrificazione dei veicoli e la diffusione di una rete di ricarica intelligente ed interconnessa, infatti, anche la mobilità diventa un elemento imprescindibile dell’Internet of Things che consentirà il monitoraggio dei consumi e delle abitudini dei cittadini, l’ottimizzazione dei servizi, il controllo del territorio e la pianificazione urbana.
A livello europeo, la mobilità elettrica privata può giocare un ruolo di primo piano per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti. Il dato è tanto più interessante quanto più si considerano i traguardi ambiziosi che l’Unione Europea si è imposta rispetto a Stati Uniti, Cina e Giappone, puntando ad un cap di 95 gCO2/km entro il 2020.
Per rispettare le direttive europee, le auto immesse su strada nel 2020 dovrebbero mediamente produrre meno di 40-60 gCO2/km. Su questa base, per ciascun Paese membro dell’Unione sono stati definiti dei valori target, relativi sia al numero di veicoli in circolazione al 2020, sia al numero minimo di infrastrutture di ricarica, in modo da garantire un’effettiva penetrazione della mobilità elettrica privata.