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MILANO COME LA GERMANIA: DAL 2023 COLONNINE ELETTRICHE OBBLIGATORIE NEI BENZINAI

Incentivi e Ecobonus hanno sicuramente accelerato lo sviluppo della mobilità elettrica. La vendita di queste auto sta aumentando finalmente anche nel nostro Paese, ma serve una spinta in più affinché anche gli automobilisti più scettici e intimoriti dalla famigerata “range anxiety” si decidano a compiere il passo.

Questa spinta può arrivare sicuramente dal mondo istituzionale, con misure atte ad agevolare la diffusione di veicoli a zero emissioni. Fra le più importanti e sensate ci sono sicuramente quelle dedicate al sistema infrastrutturale. Senza una capillare ed affidabile rete di ricarica, infatti, è difficile che i cittadini decidano di fare un passo come quello verso l’emobility.

E così, in alcuni Paesi o Regioni si sta facendo il possibile per incrementare il numero di colonnine di ricarica. Il caso al momento più interessante è forse quello della Germania, dove il Recovery Fund da 130 miliardi di euro prevede che alle circa 30mila stazioni di ricarica attualmente già presenti sul territorio nazionale si vadano ad aggiungere le decine di migliaia di colonnine previste dall’obbligo di installarne in ogni stazione di servizio “classica”.

Le colonnine di ricarica dal benzinaio

In Germania le stazioni di servizio, secondo ADAC (l’Aci tedesca), sono passate dalle 40.640 del 1965 alle 14.118 del 2020, e prima che spariscano del tutto ha probabilmente senso parlare di una loro riconversione in chiave “green” (peraltro già fallita negli scorsi anni con il GPL). Una scelta che ad alcuni può sembrare strana soprattutto a livello concettuale, quella di far diventare i benzinai dei luoghi di ricarica per auto elettriche, che però mostra la seria intenzione del governo tedesco – che già da inizio 2020 dà fino a 6mila euro di incentivi per auto elettriche che costano fino a 40mila euro) – di agevolare la diffusione della mobilità elettrica. Secondo i calcoli, infatti, affinché i tedeschi possano fare il passo verso l’elettrico su larga scala servono almeno 70mila stazioni di ricarica e 7mila stazioni di ricarica fast.

In Italia, a dare un importante contributo in questo senso è stato il Comune di Milano, che con il nuovo Regolamento per la qualità dell’aria ha stabilito l’obbligo delle colonnine elettriche nei benzinai a partire dal 2023. La decisione era stata preannunciata nei mesi precedenti dall’Assessore alla mobilità e ai lavori pubblici Marco Granelli, e pone Milano tra le amministrazioni più attente alla mobilità elettrica. In linea con Paesi del nord Europa come la Germania, appunto, o con il Regno Unito, in cui si parla di vietare la vendita di automobili con motore endotermico (diesel o benzina) dal 2030.

Cosa prevede il Regolamento?

Accanto alla messa al bando del fumo di sigarette all’aperto dal 1° gennaio 2021, all'obbligo per i servizi commerciali di tenere le porte chiuse (in vigore dal 1°gennaio 2022), ai divieti progressivi sulle motorizzazioni più vecchie in analogia con la Ztl Area B, il nuovo Regolamento per la qualità dell’aria prevede anche l’obbligo per tutti i punti di vendita di carburante presenti nella città di Milano di dotarsi di infrastrutture di ricarica elettrica.

I distributori esistenti sono tenuti a presentare il progetto entro il 1° gennaio 2022 e l’installazione delle colonnine elettriche deve avvenire entro i 12 mesi successivi alla presentazione dello stesso. In caso di impossibilità tecnica, la colonnina dovrà essere realizzata in un'area pubblica.

I vantaggi nell’utilizzo dei benzinai come punti di ricarica per le auto elettriche sono numerosi, sia da un punto di vista pratico che logistico. Lo spazio per l’installazione delle colonnine mediamente non manca, spesso le stazioni di servizio presentano bar o punti ristoro dove trascorrere il tempo della ricarica e infine, vista la loro capillarità sul territorio, sarebbe molto facile incrementare il numero dei punti di ricarica a disposizione degli utenti elettrici.

Quanto aumenterà l’offerta di ricarica a Milano

Attualmente a Milano ci sono circa 190 benzinai sparsi sul territorio. Questo ci indica che potremmo aspettarci, entro il 2023, ben 380 nuovi punti in cui ricaricare l’auto (considerando che ogni colonnina dispone di almeno due prese di corrente) che si andranno ad aggiungere agli impianti pubblici su strada già programmati per i prossimi mesi (116 quelli attualmente operativi, ma Palazzo Marino ne ha autorizzati altri 240 per la prima parte del 2021). 

Una notizia sicuramente importante, in quanto non solo potrebbe dare una reale svolta alla mobilità elettrica, ma soprattutto potrebbe essere da esempio per gli altri comuni italiani, che sulla scia di Milano e senza stare a badare troppo alle solite polemiche che ogni scelta di questo tipo può generare, adotteranno misure concrete per agevolare la svolta elettrica, riducendo così un inquinamento atmosferico a livelli ormai inaccettabili.

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